Sei nella sezione: Uso nell'obesità
Sinteticamente riportiamo di seguito i risultati nel lungo periodo per i vari trattamenti dell'obesità.
Stile di vita | Farmaci | Chirurgia | |
---|---|---|---|
Calo medio | < 5 % | 5 13 % | 13 27 % |
Periodo di follow-up | Massimo 4 anni | Massimo 4 anni | 15 anni |
Risultato rispetto a pratica clinica | Sovrastimato | Sottostimato | Sovrastimato |
Fluttuazioni del peso corporeo | Ampie | Ampie | Ampie |
Parametri CV e diabete nel lungo periodo | Miglioramento non provato | Miglioramento provato | Miglioramento provato |
Riduzione incidenza comparsa diabete | Non provato | Non provato | Provato |
Riduzione mortalità globale | Non provato | Non provato | Provato |
Riduzione mortalità cardiovascolare | Non provato | Non provato | Non riduce |
Il calo ponderale medio nel lungo periodo è stato sempre inferiore al 5% negli studi che hanno valutato ciò che potremmo definire " modifiche dello stile si vita" (dieta + attività fisica + terapia comportamentale) [1-2]. Per quanto riguarda questo aspetto, la terapia farmacologica garantisce risultati nettamente migliori che arrivano anche al 13% se si uniscono più principi attivi [3-4]. La chirurgia bariatrica è la terapia che mostra i migliori risultati: dal 13% del bendaggio gastrico al 27% del by-pass gastrico [5].
Il periodo per cui i pazienti sono stati seguiti varia da 1 a 4 anni per le terapie farmacologiche e le "modifiche dello stile di vita", mentre supera i 15 anni per le tecniche chirurgiche.
I risultati ottenuti negli sudi controllati non corrispondono necessariamente a ciò che si ottiene nella pratica clinica.
Gli studi che abbiamo definito col temine "modifiche dello stile di vita" danno dei risultati probabilmente migliori rispetto a ciò che si ottiene nella pratica clinica quotidiana; questo, secondo Franz, perché: valutano solo chi completa lo studio, vi può essere un rinforzo legato al partecipare allo studio, vi è spesso la mancanza gruppi di confronto e non vi sono dati sulla selezione dei soggetti [1].
Gli studi sui farmaci, viceversa, potrebbero mostrare dei risultati inferiori rispetto alla pratica clinica quotidiana; in questo caso, infatti, i farmaci sono usati solo per il periodo necessario ad aiutare il paziente a gestire l'alimentazione e non per periodi continuativi molto lunghi (in genere tre mesi, mentre gli studi controllati il periodo di terapia continuativa a di almeno un anno [6]). Quando gli studi cercano di essere simili alla pratica clinica, i risultati sono migliori di quelli attesi [7].
Come già detto la chirurgia bariatrica è la terapia che mostra i risultati migliori, ciononostante, dopo un iniziale calo, si nota un progressivo recupero del peso perduto [5]. In alcuni soggetti, soprattutto con tecniche chirurgiche di tipo restrittivo, tale recupero può essere totale e, a volte, il peso recuperato è maggiore di quello perduto [8]. Per questi motivi, anche se non vi sono studi a riguardo, molti soggetti sottoposti in precedenza a chirurgia bariatrica, vengono trattati con farmaci anti-obesità senza che questo venga rilevato dalle statistiche.
Come detto, il calo di peso ottenuto non è definitivo e il recupero di peso è un'evenienza sempre costante con tutte le terapie utilizzate. Le fluttuazioni del peso possono essere anche molto ampie [9].
Uno degli scopi del calo di peso è di ridurre i rischi legati alle malattie correlate all'obesità, quali il diabete e le malattie cardiovascolari. Nel breve periodo è dimostrato che anche un modesto calo di peso possa migliorare il quadro lipidico ematico: abbassamento del colesterolo totale, aumento del colesterolo HDL e riduzione del colesterolo LDL e dei trigliceridi. Con un calo di peso modesto, però, non è sicuro che tali miglioramenti permangano nel tempo [2].
La terapia chirurgica è l'unica che abbia dimostrato efficacia nel ridurre la mortalità [5], anche se non per eventi cardiovascolari, almeno per i pazienti non diabetici [10].
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