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Secondo un recente studio realizzato dalla Mayo Clinic [1] e che vede come co-autori anche due ricercatori italiani dell'Istituto Auxologico Italiano, sarebbe la percentuale di grasso corporeo a costituire l'indicatore più affidabile per valutare il rischi cardiovascolari legati.
In questo studio, i ricercatori hanno monitorato un totale di 6.171 soggetti, per un periodo di nove anni. I risultati hanno rivelato che, nonostante un peso normale, nel 20 - 30 % di soggetti monitorati è risultato una percentuale pericolosamente elevata di grasso corporeo. In questi soggetti, è stato notato un netto aumento dei rischi cardiovascolari e di Sindrome Metabolica. Nelle donne, il rischio di morte per malattie cardiovascolari è raddoppiato.
Per questo motivo, gli Autori parlano di "obesità con peso normale" (normal weight obesity) che sarebbe caratterizzata da un elevato contenuto di grasso corporeo in individui normopeso.
L'esatta percentuale di grasso corporeo che determina la soglia di rischio non è nota ed è probabile vi sia un aumento continuo del rischio all'aumentare della percentuale di grasso. Stanzialmente, da questo e da altri lavori, si può ipotizzare che una persona sia in buona salute con un tasso di massa grassa corporea inferiore al 30 % per le donne e inferiore al 20-23 % per gli uomini.
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