Sei nella sezione: Uso nell'obesità
Come è stato spiegato nella sezione Mantenimento del peso, nel corso degli anni è risultato sempre più evidente che la restrizione calorica, associata o meno a tecniche cognitivo-comportamentali e all'attività fisica, non è in grado di garantire, nell'assoluta maggioranza dei dei soggetti, un calo ponderale adeguato e il mantenimento dei risultati raggiunti nel lungo periodo.
A fronte di ciò, è opinione comunemente accettata che sia necessario utilizzare le varie terapie (dietologica, comportamentale, farmacologia e chirurgica) in modo integrato. Associare farmaci alla terapia del comportamento induce un aumento della perdita di peso rispetto a quella ottenuta con il solo trattamento comportamentale [1], purtroppo, vi sono pochi studi controllati che valutino lefficacia dei farmaci ad almeno due anni [2 - 7].
L'approccio clinico all'obesità può essere considerato come una piramide composta di più livelli di opzioni terapeutiche:
1. Tutti i pazienti dovrebbero essere coinvolti nello sforzo di cambiare i loro comportamenti stili di vita per diminuire l'assunzione di calorie e aumentare l'attività fisica.
2. La farmacoterapia può essere una utile misura aggiuntiva per tutti quei soggetti che non riescono a gestire il peso corporeo con i soli cambiamenti dello stile di vita.
3. La chirurgia bariatrica è un'opzione per i pazienti con obesità grave, che non hanno risposto agli interventi di minore intensità.
Il compito principale del farmaco per il controllo del peso corporeo è di consentire a un numero maggiore di pazienti di aderire alle prescrizioni raggiungendo e mantenendo gli obiettivi prefissati.
In pratica, non è tanto importante che il farmaco aumenti il numero di chili persi in coloro che riescono a seguire una dieta alimentare corretta, il vero obiettivo dell'uso dei farmaci è quello di permettere di aderire alla dieta anche a coloro che, altrimenti, non ci riuscirebbero.
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