Sei nella sezione: Uso nell'obesità
Una trattazione approfondita di questi argomenti esula dagli scopi di questo sito, ci limiteremo, quindi, a fissare i punti generali di ciò che la ricerca scientifica ha appurato fino a oggi.
Sono stati effettuati numerosi studi di confronto tra i vari tipi di diete dimagranti (Weight Watcher, Atkins, dieta mediterranea, Zone, ecc.).
Nonostante la variabilità dei dati riportati nei vari studi, nessuna dieta ha dimostrato risultati tali, in termini di peso e di miglioramento dei fattori di rischio cardiovascolare, da poter essere considerata più efficace rispetto alle altre.
In tutti gli studi il dimagrimento a un anno è stato modesto, così come modesto è stato il miglioramento dei fattori di rischio cardiovascolare (vedi al riguardo anche la sezione "Mantenimento del peso").
Ovviamente, i risultati migliori sono stati ottenuti tra coloro che aderivano maggiormente alla dieta, purtroppo però, questi sono risultati la netta minoranza [1-3].
Questi sono i risultati di studi controllati dove i soggetti sono stati randomizzati cioè scelti casualmente per seguire una dieta piuttosto che l'altra; non si può escludere invece, che utilizzare un regime alimentare più consono ai desideri e alle abitudini dei singoli individui non possa permettere una maggiore aderenza al dieta.
Un recente studio parrebbe indicare che vi sarebbe una maggiore aderenza quando si segue una dieta ricca di grassi e povera di carboidrati (rispetto a una ricca di carboidrati e bassa di grassi) [5].
Che aggiungere lattività fisica a una dieta ipocalorica non incrementi il calo di peso nel breve periodo è un fatto consolidato da molti anni [4]. Secondo alcuni studi, ciò avverrebbe anche nel lungo periodo [6].
Contapassi
Molti studi, invece, dimostrano che coloro che riescono a mantenere un'attività fisica regolare nel tempo hanno maggiore successo nel mantenimento del peso nel lungo periodo [7-10]. La quantità minima di attività fisica richiesta per mantenere la perdita di peso, in ogni caso, non è nota [11].
In realtà, secondo molti, laumento del controllo del peso con laumentare dellattività fisica praticata, non sarebbe legato tanto allaumento del dispendio energetico, quanto alla maggiore aderenza ai cambiamenti globali dello stile di vita.
Secondo l'American College of Sports Medicine e l'American Heart Association, gli individui adulti sotto i 65 anni dovrebbero praticare almeno 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni la settimana oppure 20 minuti di attività intensa per 3 giorni settimanali, alle quali vanno aggiunti da 8 a 10 esercizi di potenziamento muscolare ripetuti per 8-12 volte, almeno due volte a settimana [12].
In ogni caso, l'attività fisica ha principalmente lo scopo di ridurre i rischi cardiovascolari e di diabete che l'eccesso adiposo comporta [13].
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